La manutezione della stronza by Mary Sarnataro

autore:Mary Sarnataro [Sarnataro, Mary]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2023-01-15T00:00:00+00:00

5

La monogamia è noiosa!

«Ora che sei grande, che hai mangiato tante pietanze, qual è il tuo piatto preferito?»

«La lasagna.»

«Ottimo, da oggi in poi mangerai sempre e solo lasagna per tutti i giorni della tua vita.»

Che incubo, vero? Ecco per me la monogamia è la stessa cosa della lasagna!

Per questo motivo, quando mi capita di andare ai matrimoni, fortunatamente sempre più di rado, oltre al nervoso che mi viene per non poterci andare in jeans, per l’obolo oneroso che devo sborsare per la busta agli sposi, come a dire che la cazzata la fanno loro ma io devo pagare, oltre al fastidio di stare seduta a tavola con degli sconosciuti chiamati parenti, oltre a tutto questo devo uscire assolutamente dalla chiesa prima delle promesse di matrimonio, onde evitare un linciaggio a suon di bouquet e borsette firmate.

Perché quando sento ripetere la famosa frase – «prometto di esserti fedele sempre… TUTTI I GIORNI DELLA MIA VITA» – mi viene una voglia di stoppare la funzione e, dopo essermi scusata con gli invitati, avvicinarmi agli sposi e farli ragionare: «Ragazzi, parliamoci chiaro! Questa non è una promessa, è una punizione. Ora capisco che in questo momento sognate una vita fatta di strati di pasta fresca accarezzati da besciamella cremosa e ragù anche a colazione, ma credetemi che tra qualche anno, e sono già ottimista, sbaverete per assaporare una carbonara, un risotto, una puttanesca (soprattutto tu, sposo), a volte vi tenterà anche un brodino o una pizza ananas e gamberetti, che ora detta così magari vi fa schifo ma dopo anni di lasagna vi salirà la voglia di chiedere pure l’aggiunta di Nutella. Un consiglio: barattate ora con il prete le promesse, chiedete la possibilità di aggiungere un “bonus scappatella”. Anzi, perché non sostituite il verbo promettere con provare? Non sarebbe carina lo stesso la frase “provo a esserti fedele sempre…”? Denota anche una certa buona volontà! Altrimenti cambiate la seconda parte, evitate di dire “tutti i giorni della mia vita”, tuttalpiù mettete una scadenza “prometto di esserti fedele sempre per i prossimi dodici mesi, poi se non viene voglia di grigliata mista, rinnoviamo! E mi raccomando, il rinnovo non deve essere come il contratto a uso foresteria che potete farlo solo due volte, e neppure un 4+4 se si intende anni e non “scopate extra”».

Ora, in tutta sincerità, io avrei gradito se qualcuno mi fosse venuto a dare questo consiglio quando ero io sull’altare. Ma non ce l’ho con i matrimoni perché il mio è stato un mordi e fuggi durato nove mesi, cioè il tempo e tutte le ansie di un parto, anzi nel mio caso ci abbiamo guadagnato entrambi trovando l’uno nell’altra un coinquilino regolare coi pagamenti. Solo che se dopo qualche mese ti svegli ogni mattina e voltandoti verso l’altra persona la prima cosa che fai è una smorfia di delusione, nell’appurare che neppure quella notte si è avverato il desiderio di risvegliarti con al fianco un arrosto di vitello, qualche domanda te la fai. E se, continuando il ménage

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